giovedì 31 maggio 2012

3 bicchieri o 5 grappoli?



"3 bicchieri & 5 grappoli", due nomi che se ne vanno a spasso mano nella mano dopo la perdita da parte di slow food della famosissima guida "Gambero Rosso" infatti oggigiorno i curatori responsabili risiedono all'interno del gruppo del AIS, creando così un legame molto profondo tra le due guide più importanti del ecosistema enologico.

Ogni inverno come già succedeva quando i 3 bicchieri facevano da primadonna, questi vini eccelsi, vengono presentati agli appassionati, in diverse serate suddivise per tipologie, quest'anno nella splendida cornice dell'hotel Astoria di Udine.

Ecco a voi l'elenco delle delizie...

Edi keber collio Bianco 2010: floreale-fruttato di grande eleganza, Al palato grasso, vellutato rispetto ad altre annate una sensazione più avvolgente ma meno fresca.
 
Collavini Broy:
al naso spicca il Sauvignon, (pirazzinico)  al ingresso in bocca mi colpisce un leggero solfuretto nel retroolfatto, che se ne và in pochi minuti di ossigenazione.
Note: L'uva è posta in fruttaio per aumentarne la concentrazione, Sauvignon 20%, Chardonnay 40% Tocai hops!! Friulano 40% la Maturazione sulle fecce dura fino fine estate.
Pesca; kiwi; mango-tropicale. Potente ma snello e fresco, un graditissimo finale secco e asciutto. Complimenti a Collavini
 
Coser"Az.Ronco dei Tassi" Collio Bianco Fosarin 2010Friulano 40% Malvasia 30% Pinot Bianco 30%
Riporto la descrizione del caro amico Gianni Ottogalli relatore della serata: Eleganza, frutta matura, pesca matura, yogurt, anice, liquirizia.
Al palato molto corrispondente, scorre con eleganza senza essere invadente. Molto appagante.
 
Una New entry di San Floriano tra i vini superpremiati, Il Carpino collio Bianco Runk 2010
Sauvignon malvasia e traminer. 
Spettacolare! Un naso stupendo, una valanga di agrumi (mandarino) e di frutta fresca. 
Grande mineralità, sapidità e corrispondenza.
Gianni Ottogalli: tropicale; agrumata; menta; erbe officinali; grande complessità una vera e propria Macedonia.
 
(Patrizia Felluga) Az. Zuani: Zuani vigne 2010
Nasce nel 2001 su una collina mappata sotto Maria Teresa d'Austria. (ma il Collio non lo dovrebbe essere tutto?)
Bianco collio:  splendido naso, (si percepisce un po la solforosa) frutta fresca e floreale; gelsomino; mughetto; pera; mela; pesca. Al palato corrispondente fresco fruttato. 
Sauvignon, Chardonnay, Pinot Grigio, Friulano


 
"Vinnaioli Jermann" Vintages Tunina 2010
Si ritorna alle grandi origini, una grande mineralitá e florealità il legno è un leggero ricordo che si sente in trasparenza.
Note agrumate dolci, al palato una grande potenza. Che buono!


giovedì 17 maggio 2012

La Pitina "A le Patrie dal Friul"

Di questa splendida Osteria di Campoformido ne abbiamo già parlato, ma ogni volta che ci torniamo Elena e Oscar Olivo riescono a stupirci con qualche tipico piatto rigorosamente Friulano.
L'ultima in ordine cronologico.. Una meravigliosa tagliatella, con ragù di Pitina!! Cos'é la Pitina?
In passato, sui monti friulani, quando si abbatteva un camoscio o un capriolo, se si feriva una pecora o una capra era d'obbligo trovare un metodo di conservazione di lungo periodo. Proprio dall'esigenza di conservazione delle carni nacque la pitina e le sue varianti. L’animale veniva disossato e la carne triturata finemente nella pestadora, alla carne si aggiungevano sale, aglio, pepe nero spezzettato. Con la carne macinata si formavano piccole polpette, si passavano nella farina di mais e si facevano affumicare sulla mensola del focolare bruciando soprattutto legno di pino mugo. Una volta affumicata la pitina poteva resistere per molti mesi e diventava quindi un riferimento nella dieta dei tramontini.
Optiamo per un abbinamento con il più grande dei vitigni internazionali, un Pinot Grigio, nell'interpretazione 2010 di Simon di Brazzan, questo vitigno è ormai legato indissolubilmente al nome del Friuli sia per un esperienza di produzione che ha ormai superato il secolo, sia per il grande livello qualitativo che riesce a dare annata dopo annata.
Quello da noi asaggiato è un vino di grande spessore conferitogli anche da una permanenza sulle bucce che gli ha donato un piacevole riflesso ramato o Buccia di cipolla.
Al naso un buquet di fiori, e un sottofondo di pera-banana, al palato non delude le nostre aspettative, e dimostra una grande corrispondenza, freschezza e mineralità.