Si può veramente parlare di tripudio dell' eccellenza? Certo che si!!
Dietro ad ogni angolo troviamo produzioni limitate...provenienti dalle tradizioni regionali... Scuole in forte contrasto... Come il gelato tradizionale che si scontra con quello All AZOTO LIQUIDO...
ma in questo preciso momento preferisco parlare dell'uomo che mi ha dato d'a mangiare "divinamente" Oreste Romagnolo.
Cominciamo con uncon petali di rosa e lampuga.
Cominciamo con un Riso con petali di rosa e lampuga.
Per finire con un Blodimary astemio... Pepe sale tabacco, sgombrò e finocchietto
Due vere prelibatezze.
Oreste ha un ristorante a Ponza via dietro la chiesa 3 "ORESTORANTE"
lunedì 11 febbraio 2013
Master chef Carlo Cracco
La giornata non poteva iniziare meglio di così, Carlo Cracco ci presenta la sua rivisitazione del "Sorbetto"
????????
Voi mi direte "ma questo non é un sorbetto" No! Ma il fine è il medesimo... Un mix di assaggini acidi o ACD la cui funzine è quella di "reset" del palato.
Buon apetiro!! Anzi... Buon Reset!
domenica 10 febbraio 2013
Identità Golose 2013
Ore 5:40 partenza in treno da udine, a bordo di un nuovissimo "Freccia Bianca" é la prima volta che viaggio su uno di questi treni e la prima impressione (di solito quella che conta...) é ottima! Caldo, pulito e sopratutto trovo nel tavolino fronte a mè la presa 220 alla quale collegare il mio IPAD qualcosa di vitale nell'era della tecnologia.
Destinazione: Milano C.LE e da li "IDENTITÀ GOLOSE"
Convention dove la crème della crème dei cuochi mondiali si ritrova una volta all'anno per stupire e creare quelle che saranno le nuove tendenze gastronomiche.
Per quel che mi sarà possibile, cercherò miei cari 2 lettori di portarvi con me all'interno di questa kermesse ricca di golosoni! "Buon Appetito"
Destinazione: Milano C.LE e da li "IDENTITÀ GOLOSE"
Convention dove la crème della crème dei cuochi mondiali si ritrova una volta all'anno per stupire e creare quelle che saranno le nuove tendenze gastronomiche.
Per quel che mi sarà possibile, cercherò miei cari 2 lettori di portarvi con me all'interno di questa kermesse ricca di golosoni! "Buon Appetito"
mercoledì 6 febbraio 2013
Il Verdicchio che non ti aspetti...
Qualche giorno fá vengo coinvolto in una degustazione alla cieca di Bianchi.
L'occasione era una cena tra colleghi dov'é stata data delega adun caro amico e grande esperto di vini di farci assaggiare dei bianchi meritevoli.
Tutti i vini rigorosamente ricoperti con carta stagnola anonimizzante, provenivano da varie zone d'europa (slovenia, francia, Italia).
Il livello qualitativo era nel complesso medio-alto, nonostante il nostro caro amico avesse inserito all'interno delle batterie alcuni vini provenienti da cantine non di certo amatoriali, ma con produzioni di qualche milione di bottiglie.
1- Già alla ceca una folta schiera si era guardata negli occhi centrando pienamente il "VERDICCHIO" che si celava dietro al stagnola.
Un frutto estremamente delicato, nessuna interazione legnosa, al palato una grande freschezza e mineralita, due difetti ( ma caratteristici del vitigno ) corto, e non molto ampio, in parole povere, estremamente semplice, ma non per questo meno piacevole.
Giungiamo alla fine della serata, dove il nostro caro amico, sfodera un poker di 4 ottimi bianchi.
Annusiamo... Gustiamo... Degluttiamo... e cominciamo a ipotizzare...
Il "campione" alla fine delle discussioni risulta essere ulteriormente un Verdicchio ( per lo più della medesima azienda ) parliamo di un "Verdicchio Garofoli Riserva 2006"
Semplicemente splendido!
L'occasione era una cena tra colleghi dov'é stata data delega adun caro amico e grande esperto di vini di farci assaggiare dei bianchi meritevoli.
Tutti i vini rigorosamente ricoperti con carta stagnola anonimizzante, provenivano da varie zone d'europa (slovenia, francia, Italia).
Il livello qualitativo era nel complesso medio-alto, nonostante il nostro caro amico avesse inserito all'interno delle batterie alcuni vini provenienti da cantine non di certo amatoriali, ma con produzioni di qualche milione di bottiglie.
1- Già alla ceca una folta schiera si era guardata negli occhi centrando pienamente il "VERDICCHIO" che si celava dietro al stagnola.
Un frutto estremamente delicato, nessuna interazione legnosa, al palato una grande freschezza e mineralita, due difetti ( ma caratteristici del vitigno ) corto, e non molto ampio, in parole povere, estremamente semplice, ma non per questo meno piacevole.
Giungiamo alla fine della serata, dove il nostro caro amico, sfodera un poker di 4 ottimi bianchi.
Annusiamo... Gustiamo... Degluttiamo... e cominciamo a ipotizzare...
Il "campione" alla fine delle discussioni risulta essere ulteriormente un Verdicchio ( per lo più della medesima azienda ) parliamo di un "Verdicchio Garofoli Riserva 2006"
Semplicemente splendido!
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