Come di consueto anche quest'anno è arrivato il momento della più antica fiera vinicola friulana.
Per chi non lo sapesse, negli ultimi anni la festa di Buttrio ha subito delle modifiche radicali: la data è stata spostata dall' ultimo week-end di aprile al primo di giugno, la partecipazione al concorso è stata limitata ai soli vitigni "AUTOCTONI" regionali; inoltre il mitico "GRAPPOLO D'ORO" è stato abolito soppiantato da premiazioni al miglior -Bianco, - Rosso, -Dolce (da vitigni autoctoni).
A mio parere personale, queste scelte non sono state azzeccate, e ne è conferma la scarsità di pubblico all'interno della sala di degustazione durante la prima giornata di festeggiamenti.
Il passaggio ad un concorso riservato esclusivamente ai vitigni autoctoni Regionali, ha fatto calare l'interesse da parte di quelle aziende che puntano fortemente sui vitigni internazionali che sono comunque quelli più richiesti dal mercato, portandole a non partecipare alla competizione. Il degustatore finale è colui che ne risente di più, trovando a mancare molte aziende blasonate e quei vini che anche se internazionali, alle volte hanno reso famosa un azienda che magari non si esprime al meglio sui vitigni autoctoni pur producendoli.
Ciò che più mi rammarica è la mancanza del "Mitico" Grappolo D'oro, attribuito a quell' azienda che con un minimo di 5 vini partecipanti raggiungeva la sommatoria dei punteggi più alta, entrando così a far parte di quel Olimpo delle migliori aziende del Friuli. Il premio in regione più ambito da ogni azienda.
Non mancano di certo gli aspetti positivi, infatti l'accentramento sugli autoctoni dà alla manifestazione una forte connotazione territoriale e gli estimatori di queste tipologie di certo ne rimarranno entusiasti.
A me personalmente ha colpito l'ultima iniziativa "150 Volte Italia" creata per il 150° della nostra bella Italia. Un banco d'assaggio organizzato dal'Associazione Sommelier dov'è possibile assaggiare vitigni autoctoni provenienti da tutte le regioni italiane! qualcosa di veramente unico nel suo genere.
Facendomi consigliare dagli addetti ai lavori ho assaggiato:
DOC Costa d'Amalfi "Fior D'uva" Az. Marisa Cuomo
Unione di 3 uve autoctone locali.
Ottimo! Leggero e delicato al naso, potente, glicerinico e complesso al palato, un sapiente passaggio in legno ne riesce ad aumentare la piacevolezza la complessita senza appesantirlo.
Il secondo vino che assaggio è un "PECORINO" Terre di Chieti IGT Az. Terra D'aligi
di grande freschezza, fruttato al naso, corrispondente e di grande bevibilità al palato.
Quindi per tutti quelli che si troveranno a Buttrio Questo week-end (02-03-04-05/Giugno) l'appuntamento è da non perdere a maggior ragione se siete amanti degli autoctoni.
La festa resta co
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