La serata è organizzata minuziosamente, i sommelier all' interno di un gazebo estremamente scenografico hanno servito i vini rigorosamente autoctoni delle aziende aderenti all'iniziativa; io personalmente ho cominciato con due metodi classici molto interessanti:
Il Primo: Borgo delle Oche "Terra & Cielo"
Il Secondo Rosa Bosco "Blanc de Blanc"
Entrambi vinificati con estrema sapienza e di ottimo livello qualitativo. Personalmente ho apprezzato maggiormente il Blanc de Blanc, con maggiore freschezza ed acidità rispetto al Terra & Cielo.
Successivamente mi sono dedicato ad una carrellata di vini fermi, Ribolle, Friulani, infine Rossi e dolci, ma oggi vorrei parlare dei Friulani.
Con un collega enologo iniziamo un accesa discussione su un Friulano 2008 Dell'Azienda Tomadoni: Veramente un ottimo friulano; anche se a parer mio quei 14,5% abbondanti... ne rovinavano la freschezza e l'eleganza.
Da qui passiamo ad un Friulano 2010 "Az. Ferlat" l'alcool è 14% in etichetta, ma la freschezza, e la piacevolezza del prodotto sono totalmente integre! il vino presenta un caratteristico naso: salvia, menta e note aggrumate. Al palato sentiamo il calore dell'alcool, che riesce a complessare senza appesantire la freschezza del vino.
Da qui arriviamo alla conclusione che il grado alcolico non va forzato con vendemmie tardive esasperate, poiché a rimetterci saranno le note fresche e fruttate; ma se il vino raggiunge una gradazione elevata a corretta maturazione e con un buon rapporto con l'acidità, allora seppur alcolico, il vino manterrà tutto il suo frutto e la sua freschezza.
Ultima scoperta della serata, un "Ucelut" dell' az. Ronco Cliona.
l'Ucelut è un antico vitigno autoctono, che alle volte dà degli elegantissimi vini dolci, come in questo caso, di grande piacevolezza ed eleganza.
Il Primo: Borgo delle Oche "Terra & Cielo"
Il Secondo Rosa Bosco "Blanc de Blanc"
Entrambi vinificati con estrema sapienza e di ottimo livello qualitativo. Personalmente ho apprezzato maggiormente il Blanc de Blanc, con maggiore freschezza ed acidità rispetto al Terra & Cielo.
Successivamente mi sono dedicato ad una carrellata di vini fermi, Ribolle, Friulani, infine Rossi e dolci, ma oggi vorrei parlare dei Friulani.
Con un collega enologo iniziamo un accesa discussione su un Friulano 2008 Dell'Azienda Tomadoni: Veramente un ottimo friulano; anche se a parer mio quei 14,5% abbondanti... ne rovinavano la freschezza e l'eleganza.
Da qui passiamo ad un Friulano 2010 "Az. Ferlat" l'alcool è 14% in etichetta, ma la freschezza, e la piacevolezza del prodotto sono totalmente integre! il vino presenta un caratteristico naso: salvia, menta e note aggrumate. Al palato sentiamo il calore dell'alcool, che riesce a complessare senza appesantire la freschezza del vino.
Da qui arriviamo alla conclusione che il grado alcolico non va forzato con vendemmie tardive esasperate, poiché a rimetterci saranno le note fresche e fruttate; ma se il vino raggiunge una gradazione elevata a corretta maturazione e con un buon rapporto con l'acidità, allora seppur alcolico, il vino manterrà tutto il suo frutto e la sua freschezza.
Ultima scoperta della serata, un "Ucelut" dell' az. Ronco Cliona.
l'Ucelut è un antico vitigno autoctono, che alle volte dà degli elegantissimi vini dolci, come in questo caso, di grande piacevolezza ed eleganza.
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