venerdì 4 febbraio 2011

Botte o Barrique questo è il dilemma....

.... e già... la confusione sull'argomento è generale.
Quante volte ho sentito qualcuno dire <<senta... avrebbe un barricato??>>  oppure <<ma è barricato??>>
Se la domanda o l'affermazione viene posta a me, dopo una sensazione di repulsione e ribrezzo, conto fino al 10... mi calmo... e molto garbatamente rispondo... " senta.. ma le sembra di essere in borgogna, o nella valle della Mosella?"
"NO!"
"Per l'appunto!" dico io! "e quindi perché usa dei termini Francesi per altro inadeguati?"
Dopo qualche secondo di imbarazzo e titubanza da parte del mio interlocutore, cerco quindi di sdrammatizzare la situazione, faccio un sorriso, e comincio la mia spiegazione...
Il termine Barrique è un termine francese che vuol dire semplicemente "Botte" e per la precisione botti con capienza di 210 - 228 litri.
La Barrique arriva in Italia per opera di qualche produttore che alla fine degli anni '70 dopo qualche viaggio di carattere eno-formativo in Francia, decise di portare in Italia questo strumento di cantina dal nome strano.
che nient'altro è che una piccola botte!
Questo nuovo strumento enologico arrivava in Italia (io in particolare parlo sempre del FRIULI )
Dopo che nella quasi totalità delle vecchie cantine le botti di legno furono sostituite da botti in cemento prima,  vetroresina ed acciaio poi.
Infatti molti di voi non sanno... e probabilmente nemmeno immaginano che fino all' inizio degli anni '60 il sapore di legno all'interno di un vino era considerato uno dei più grandi difetti.
E così avvenne che in una terra come il Friuli dove si produce vino da 3000 anni, in men che non si dica... tutti si erano dimenticati delle tradizioni locali, per appropriarsi ingiustamente di una tradizione che non fa parte della nostra terra.
Con questo non voglio dire che in Friuli il legno non venisse utilizzato, anzi posso dire che nella nostra tradizione il legno veniva utilizzato meglio.
I nostri nonni infatti con l'asino e il carretto di certo non se ne andavano fino in Francia per comprare delle botti,al contrario, le botti venivano costruite localmente, utilizzando il legname che si reperiva sul territorio, quindi la Botte poteva essere in Rovere ma anche Castagno, Cigliegio, Acacia, Gelso, Tiglio, e ognuno di questi era specifico per la l'affinamento di un determinato vino.
Come un Figlio che deve seguire la sua naturale inclinazione artistica, matematica o scientifica che sia, così anche i vini devono seguire la loro e mentre un Cabernet Sauvignon maturerà bene nel rovere, un Refosco maturerà meglio nel castagno, ed il Verduzzo nell' Acacia.
Purtroppo questa antica sapienza è stata persa in buona parte, infatti sono pochi i vecchi che ancora oggi hanno ricordo di queste tradizioni ma per fortuna qualcosa a noi giovani è arrivato, altrimenti io non sarei qua a scriverlo.

giovedì 3 febbraio 2011

A "LA PATRIE DAL FRIÛL" si mangia pesce!!

"La patrie dal Friul"si trova a Campoformidono in Largo Municipio.
E' una piccola Osteria con cucina (+/- 30 posti a sedere) realizzata all' interno di un edificio storico della piazza, recentemente restaurato.
Lo stile è marcatamente MADE in FRIULI partendo dall' arredamento semplice ma minuziosamente curato in tutti i dettagli,  all'ospitalità dei titolari.
La lingua preferita è il dialetto locale: "FRIULANO" per l'appunto, del quale il locale trasuda; dalla storia del ducato del Friuli appesa alle pareti della prima sala, alle frasi friulane affrescate un po qua un po là su tutte le pareti, per finire con la sala degli stemmi, dove un sapiente artista sotto commissione dei titolari, ha riprodotto fedelmente tutti quelli che sono gli stemmi di tutti i comuni dell' antico Friuli.
Ma arriviamo al sodo... la parte migliore arriva quando ci si siede a tavola; la cucina è "100% tradizione regionale" quella classica dieta che parla di suino in tutte le forme ma anche erbe selvatiche, verdura, frutta, rigorosamente della zona, senza nulla voler togliere alla ricchezza ittica regionale data dal mare adriatico che ne bagna le coste.
Spesso nel locale vengono organizzate delle serate a tema dove con piccoli assaggi, si ha l'occasione di assaggiare una panoramica completa di quello che può offrire lo Chef.
Non pensate si tratti di Novelle Cuisine con dosi da canarini, al contrario anche per un uomo di 1,96cm x 100kg ,quale sono, finire il tutto ha richiesto parecchia concentrazione ed impegno ma con l'aiuto degli ottimi vini regionali (Si sa.. un buon bicchiere stimola l'appetito) di cui l'osteria è riccamente fornita, anche i piatti son scivolati giù con estremo piacere.
Vini della serata: Friulano         2009 Valentino Butussi - Chardonnay  2009 Valentino Butussi.
Sia i vini che la cucina sono da me vivamente consigliati per chi vuole vivere una piacevole esperienza Enogastronomica.
Quasi dimenticavo, io sono l'enologo produttore dei vini... ma adesso non ditemi che sono di parte.