mercoledì 6 febbraio 2013

Il Verdicchio che non ti aspetti...

Qualche giorno fá vengo coinvolto in una degustazione alla cieca di Bianchi.

L'occasione era una cena tra colleghi dov'é stata data delega adun caro amico e grande esperto di vini di farci assaggiare dei bianchi meritevoli.

Tutti i vini rigorosamente ricoperti con carta stagnola anonimizzante, provenivano da varie zone d'europa (slovenia, francia, Italia).
Il livello qualitativo era nel complesso medio-alto, nonostante il nostro caro amico avesse inserito all'interno delle batterie alcuni vini provenienti da cantine non di certo amatoriali, ma con produzioni di qualche milione di bottiglie.

1- Già alla ceca una folta schiera si era guardata negli occhi centrando pienamente il "VERDICCHIO" che si celava dietro al stagnola.

Un frutto estremamente delicato, nessuna interazione legnosa, al palato una grande freschezza e mineralita, due difetti ( ma caratteristici del vitigno ) corto, e non molto ampio, in parole povere, estremamente semplice, ma non per questo meno piacevole.


Giungiamo alla fine della serata, dove il nostro caro amico, sfodera un poker di 4 ottimi bianchi.
Annusiamo... Gustiamo... Degluttiamo... e cominciamo a ipotizzare...
Il "campione" alla fine delle discussioni risulta essere ulteriormente un Verdicchio ( per lo più della medesima azienda ) parliamo di un "Verdicchio Garofoli Riserva 2006"

Semplicemente splendido!



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