detta anche "Nido D'aquila", per la sua posizione che offre un panorama mozzafiato su tutta la vallata a 360°.
Si tratta di un paese fortificato durante le invasioni barbare e percorrendo l'unica stradina del paese, che compie un elisse per ritornare al punto di partenza, si trovano le tipiche abitazioni medioevali, che per l'occasione vengono aperte al pubblico ed ospitano i vignaioli sloveni con i loro vini.
Il contesto è estremamente suggestivo ed una semplice foto non gli rende giustizia....
La festa si prolunga fino a notte inoltrata (si può degustare fino alle 23:00) e anche se troviamo qualche banchetto abbandonato a se stesso da qualche produttore andato ad assaggiare i vini dei colleghi, troviamo molta disponibilità da parte loro a raccontarci vini e filosofia produttiva.
Ciò che mi colpisce inoltre è la giovane età di molti di loro, segno di un forte rinnovamento generazionale
a parer mio di fondamentale importanza.


In una saletta a parte troviamo una carrellata di bottiglie del Collio italiano, segno di una stretta collaborazione tra le due zone.
Non essendo li per i vini italiani, ci limitiamo a degustare quelli sloveni.
Degni di nota: "Erzetic" Sauvignon e Ribolla Gialla, semplici ma freschi e con un'ottima corrispondenza ai vitigni, inoltre un ottimo metodo classico di "Emeran".
Questa splendida manifestazione è vivamente consigliata a tutti gli appassionati dei vini transfrontalieri.
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